
Iniziamo il nuovo anno parlando di noi. Quello che siamo, quello che facciamo e perchè lo facciamo. Pronti? Via.
Le Missioni sono il nostro metronomo, servono a darci il ritmo. Fino ad oggi, 65. Dieci all’anno, quasi una al mese, ogni volta per una onlus diversa. Un’ora di scorrazzamento organizzato, con flash mob e fiori donati ai passanti, travestiti con un dress code particolare per essere notati. Trenta giorni per organizzare, poi arriva l’evento. Il giorno dopo siamo già al lavoro per la Missione successiva, senza dimenticare il progetto che scaturisce da quella appena conclusa.
E così via, senza fermarsi mai.
Cosa originano le Missioni? Coinvolgimento proattivo di Marziani vecchi e nuovi, stimoli e idee per i responsabili e i sostenitori della onlus coinvolta, curiosità e partecipazione dei cittadini che incontriamo durante la nostra corsa/camminata, modalità alternative di utilizzare vie, piazze e monumenti della città, finanziamento di “progetti che non si limitano a fare del bene, ma investono sul futuro“. E altro ancora. Davvero? Davvero.
Prossimo appuntamento: 11 gennaio per Anlaids.
La Milano Marathon è il più grande evento italiano di sport & raccolta fondi. Più di 700mila euro raccolti nell’ultima edizione. Anche questo è un progetto sul quale lavoriamo un anno intero, senza sosta.
Il 12 aprile 2015 varcheremo la linea del traguardo e, un secondo dopo, tracceremo quella del traguardo successivo: aprile 2016.
Dal 2010 siamo i coordinatori del Program, cui partecipano 65 ONP (Organizzazioni No Profit). Dal 2014, anche noi corriamo con nostri maratoneti e staffettisti. Perchè anche noi siamo una ONP.
Qual è il nostro ruolo nella Milano Marathon? Insegniamo alle ONP come realizzare i propri obiettivi (visibilità, fund raising, consolidamento e ampliamento della propria rete di sostenitori), teniamo loro un workshop gratuito insieme a Rete del Dono, coinvolgiamo aziende, scuole, cittadini perchè il giorno della gara sia una festa per tutti. Cerchiamo, anche qui, di creare attivismo e partecipazione a tutti i livelli. Se cambia qualcosa nei suoi cittadini, è l’intera città a cambiare.
Sta funzionando? Giudicate voi: dal 2010, anno di nascita del Program, 215 ONP hanno raccolto complessivamente 2.2 milioni di euro. Nel 2010 si sono iscritte meno di 500 staffette (ognuna composta da 4 runner), mentre nel 2014 sono state 2500. I Marziani possono prendersi qualche merito? Sì, e non siamo noi a dirlo.
Polifonia è un progetto itinerante di sport, arte, cultura e integrazione attraverso 10 quartieri di Milano, in collaborazioni con il Comune, vari Assessorati e i 9 Consigli di Zona. Sette puntate già realizzate, ovvero sette serate in piazze e scuole, sette “mondi” coinvolti, sette progetti locali finanziati da noi (che, anche qui, guardano verso il futuro). Per ognuno di questi quartieri, un albero donato da Renzo Piano (architetto e senatore a vita). Entro l’estate 2015 realizzeremo le
ultime tre puntate, integrandoci progressivamente con le iniziative dell’Ufficio “Scuole Aperte” del Comune di Milano (il primo in Italia). A luglio Polifonia chiuderà un ciclo, per poi aprirne uno completamente nuovo. Sorprese in arrivo.
A cosa serve Polifonia? A cambiare l’accezione del termine “periferia”, oggi usato in “una connotazione riduttiva, di squallore e desolazione” (definizione estensiva tra quelle presenti su Treccani). La periferia è una città nella città, con i suoi problemi (ci mancherebbe) ma anche con le sue peculiarità e i suoi tesori da scoprire. Polifonia vuole attivare i residenti della zona perchè accolgano quelli che vengono da un altro quartiere per partecipare all’evento. La volta successiva, i ruoli si invertono.
Effetti collaterali di Polifonia (donazioni Marziane): un orto botanico a Stadera, una LIM (lavagna interattiva multimediale) a una scuola di Monte Stella, parte della ristrutturazione della biblioteca di Parco Trotter, un corso in piscina per bambini autistici a Baggio, ostacoli per skateboard a Barona, 3 tigli in 3 diversi parchi di Milano (altri 4 in arrivo). Tutto by Marziani. E Polifonia non si è ancora conclusa.
Ha appena compiuto un anno “Open More Than Books“, uno spazio di 1000 metri quadri in Viale Monte Nero 6. Libreria, spazio eventi, coworking, bar, un vero e proprio ecosistema culturale. E’ la nostra sede operativa perchè è un progetto
nato in ambito “marziano” e realizzato grazie all’impegno dei soci fondatori (Giorgio, Piergiorgio, Carla e Fabrizio – il sottoscritto) e dei soci finanziatori.
“Open” è un sogno divenuto realtà, un luogo che è a Milano, ma dove (così dicono in tanti) “non sembra nemmeno di essere a Milano”. In poco più di un anno ci sono passati scrittori, attori, politici, aziende, premi Nobel. Noi ci organizziamo riunioni (il cosiddetto “kiccèccè”), tavole rotonde e presentazioni di libri che parlano dei temi a noi cari. Molto umilmente, in Open c’è qualcosa di nostro. E ne andiamo orgogliosi.
The Color Run è stata definita “la corsa più allegra del pianeta“. Una “run & fun” di 5 km, organizzata in Italia da RCS Sport. Il percorso
ha 4 “punti colore” nei quali i partecipanti vengono irrorati di polvere colorata. Dal 2013, i Marziani sono la no profit ufficiale del tour italiano e i coordinatori dei volontari di tutti i punti colore. Nel 2014 ci siamo presi la responsabilità del divertimento di 50mila persone, ovvero degli iscritti alle tappe di Torino, Trieste, Lido di Ostia, Marina di Pietrasanta, Rimini e Milano. Nel 2015 ci attendono otto tappe. Ci stiamo già rimboccando le maniche.
Perchè facciamo parte della Color Run? Perchè in ogni tappa collaboriamo e condividiamo la nostra filosofia con le ONP locali. Le invitiamo a portare volontari e sostenitori, usando una semplice formula di ingaggio: vieni a divertirti con noi. Punto. Nel settore no profit avviene di rado. Per noi, è prassi.
Run in Milan è un progetto che coniuga sport, accoglienza,
e cultura. I runner Marziani corrono con i turisti, attraversando luoghi affascinanti e misteriosi del centro storico di Milano. I turisti fanno una donazione che viene destinata al restauro di un prezioso dipinto della Basilica di Sant’Eustorgio.
Perchè? Così facendo, i runner accompagnatori (è a loro che ci rivolgiamo) si attivano a sostegno del prossimo (il turista) e della propria città (un’opera d’arte). I runner passano da modalità “standby” a modalità “ON”.
La Milano Loves You Run è una corsa non competitiva. 5 gruppi che corrono a 5 velocità diverse, alle 6 del mattino di un venerdì lavorativo, per 40 minuti,
nel centro storico di Milano, per beneficenza. Nessuno resta indietro perchè nessuno può andare avanti: solo i pacer Marziani conoscono il percorso. Noi abbiamo ideato il concept (“improntato al network fra i partecipanti più che alla competizione“), il nome glielo ha dato l’associazione culturale “Milano Loves You” (promotrice, insieme a noi, dell’evento). La dedichiamo alle Case Alloggio di LILT Lega Tumori Milano.
In tre edizioni () abbiamo raccolto più di 60mila euro con 2000 runner solidali e molto socializzanti. E’ il caso di spiegare perchè lo facciamo?
Run 5.30: una corsa salutistica e molto mattutina, inventata da Sergio Bezzanti e Sabrina Severi (ASD Vaniglia, Modena). 5.30 km, alle 5.30 del mattino di un venerdì lavorativo, si parte col buio e si arriva con la luce. Ristoro con frutta di stagione, poi si va al lavoro.
Un vero e proprio colpo di genio dal quale tanti in Italia (inclusi noi) hanno preso spunto e ispirazione. Nata nel 2009 a Modena, è uscita di casa nel settembre 2010 con la prima edizione di Milano, promossa e co-organizzata dai Marziani. Sin da allora, 1500-2000 partecipanti a puntata.
Run 5.30 è una realtà con la quale ci sentiamo “gemelli separati alla nascita“. Per stare bene, con se stessi e gli altri, basta meno di un’ora di attività fisica al mattino, e una colazione sana. In più, hai un po’ di tempo per pensare: chi sono e dove voglio andare. Vi sembra poco? A noi, no. E’ un’altra delle nostre battaglie silenziose.
Marzianamente parlando ci sarebbe anche altro, ma ce n’è abbastanza per farsi una domanda.
Chi è che mette in atto questa pletora di azioni positive, silenziose e gentili, dirette a generare attivismo civico e solidale?
Risposta: sono le Marziane e i Marziani che partecipano alle iniziative e ai progetti dell’associazione no profit “Podisti da Marte”.
Gli artefici di tutto questo siete voi: i Marziani.

Sapete come donare un fiore a un passante, siete gialli e sorridenti, veicolate un messaggio tanto ovvio quanto disatteso: “si può fare”. Raccogliete fondi per le buone cause e lo insegnate agli altri con il buon esempio, avete fantasia, siete inclusivi, siete e andate ovunque, e ovunque fate parlare di voi. Siete Marziani con leggerezza ma con determinazione, sapete di avere un ruolo e fate la vostra parte. E, tutti insieme, realizzate qualcosa di grande, utile e importante.
Quello che fanno i Marziani è spesso invisibile. Si nota meno di un ospedale, di un pozzo di acqua potabile, di un’autoambulanza, di un container di medicinali e di un medico in una zona di guerra. Si nota di meno, ma c’è. Eccome.
Fermatevi un attimo, guardatevi intorno e cercate i segni del vostro passaggio. Li troverete dentro di voi, nelle vostre nuove abitudini, nei vostri nuovi amici, nei vostri nuovi sogni, nella vostra città, nell’associazione no profit che sostenete e che si è imbattuta nei Marziani.
Quei segni sono lì, sotto i vostri occhi. Li vedrete, e riderete.

Infine, un mea culpa. Ci professiamo agenti del cambiamento, eppure abbiamo lo stesso logo dal 2009. Non è mai troppo tardi: ecco qui il nuovo concept che ci accompagnerà nelle prossime sfide. Il vecchio logo, peraltro, non sparirà del tutto. Anno nuovo, vita nuova.
E ora, tutti al lavoro. Ci attende un 2015 pieno zeppo di progetti.
Buon 2015, Marziani.
Fabrizio Cosi
Presidente e fondatore dei Podisti da Marte

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