E’ lunedì 31 ottobre rientro da una corsetta defaticante, ieri ho corso la Castellazzo halfmarathon ed ho ottenuto il mio personale. Doccia, porto la figlia a danza, torno e accendo il pc. Trovo un messaggio su , Manuela Merlo mi fa i complimenti per la prestazione e mi chiede com’era la corsa. Non conosco di persona Manuela, l’ho vista a qualche corsa, so che è l’organizzatrice della Scarpa d’Oro di Vigevano e da vigevanese so che è stata anche un’atleta di altissima qualità ma nulla più. Vedo che è in chat e le rispondo, facendo un commento sulla gara del giorno prima. Sto per chiudere la conversazione ma lei mi risponde che guardando nel mio profilo ha visto una foto di Zanardi con una bimba. Eravamo a Roma a marzo 2011 per la maratona e sono riuscito a strappare una foto con Clementina e il mitico Alex. Mi chiede se possiamo incontrarci per parlare di un’idea che ha lei. Arrivo nel suo ufficio, c’è anche Andrea Giannini e cominciamo a parlare di un’iniziativa che avevano pensato con Giusy Versace. Li interrompo e chiedo se è la stessa Giusy Versace di cui a volte parlano in tv. Mi confermano che è lei e che si allena a Vigevano con Andrea. Oh mamma, prima Zanardi adesso Giusy ma cosa sta succedendo. Do la mia disponibilità per questa iniziativa ma sono un po’ deluso perché non potrò correre la Mezza della mia città, però sulla porta dell’ufficio Andrea mi guarda e dice “…..vedrai verrà una bella cosa”, mah sarà !!!
Sabato 26 novembre. Sono a Firenze per la Maratona. Entro nell’expo e vedo i primi stand, mi sento tirare per un braccio, è mia moglie che mi indica uno stand che io non avevo visto. I MARATONABILI. E chi sono questi. Vedo due ragazzi in carrozzina con vicino un signore pelato. I nostri occhi s’incrociano e vedo nei suoi una luce diversa. Ci parliamo e mi raccontano che faranno la Maratona di Firenze spingendo e accompagnando ragazzi speciali su carrozzina. Non ci credo, non può essere vero. Domenica mattina arriviamo vicino alle griglie di ingresso, cerco con lo sguardo di vedere la linea di partenza e chi vedo: uno schieramento di carrozzine con un altro schieramento di podisti alle loro spalle pronti a spingerli per tutti i 42,195 km. Ma questi son matti……E’ una bellissima giornata, splende un bel sole e per essere fine novembre non fa freddo, si può correre bene. Tre spari e si parte. Facciamo 500 metri e vedo dei palloncini sul lato strada, sono loro I Maratonabili ci fanno passare, ci salutano, ci incitano, ci battono il 5, una grande festa. Il giorno dopo sono euforico, ma non per la mia prestazione, per aver incontrato loro. Chiamo Manuela e le racconto tutto. Passa qualche giorno e lei mi richiama e mi dice che Giusy Versace, vuole conoscermi.
Ci incontriamo, è l’8 Dicembre, siamo allo stadio: nasce la Scarpa d’Oro Ability, prima edizione. Iniziamo a promuovere l’iniziativa alle varie Associazioni che a Vigevano si occupano di disabili, sono tutti incuriositi e mi dicono che raccoglieranno le adesioni. La data si avvicina, le adesioni cominciano ad arrivare, c’è anche un’associazione di Milano con qualche ragazzo disabile. Manuela mi chiede se conosco i PODISTI DA MARTE. E chi non li conosce i marziani e le loro iniziative benefiche. Manu, d’ora in poi la chiamerò così, li conosce bene ha già partecipato alle loro missioni e vorrebbe coinvolgerli. Certo le dico. Passa qualche ora e suona il telefono, numero sconosciuto, rispondo: “….sono Fabrizio Cosi, il Capitano dei marziani, dammi informazioni per la Scarpa d’Oro”. Qui la cosa si fa seria, mi sa che non sono i Podisti a venire da Marte ma sono io ad essere finito su un altro pianeta. Boh….
Martedì 6 Marzo conferenza stampa della Scarpa d’Oro. Ci siamo io e Clementina con Andrea e Valentina. Manu ci dice: “quando vi chiamo salite sul palco insieme a Giusy e Fabrizio, per presentare la Ability….” Alla Manu ho imparato che non si dice di no. Prima di salire conosco Fabrizio che è accompagnato da Claudia (un’altra marziana). Rivedo negl’occhi di entrambi la stessa luce che ho visto in Franco dei Maratonabili. Serata magnifica conclusa con una buonissima torta…..quasi quasi è meglio organizzarle le gare che correrle, si fa meno fatica.
17 Marzo, vigilia della Scarpa d’Oro. Vado allo stadio per i preparativi. Che spettacolo, centinaia di volontari al lavoro per far sì che sia tutto a posto. Saluto Andrea, sistemo il mio gazebo, incrocio la Manu, è tesa controlla che sia tutto a posto, mitica. Mi chiede le novità. Abbiamo 53 ragazzi iscritti e circa 50 tra accompagnatori e volontari…..che numeri. Ce la farò. Speriamo.
La notte è breve, dormo poco, peggio di quando devo andare a correre…..mi alzo, guardo fuori, non piove meno male. Alle 7 arrivo allo stadio, allestisco il mio gazebo, scappa qualche goccia….nooooooo il diavolo non può metterci la coda. Incrocio Manu, è più tesa di ieri, guarda il cielo, non può rovinare tutto. Arrivano i ragazzi, a loro con mia moglie e la fedele amica Anna distribuiamo magliette, pettorali e palloncini, ai volontari pettorine gialle. Che bello…..
Ecco i marziani, tutti gialli e arancioni. Arriva Giusy e spunta un raggio di sole…..ma questa donna ha dei poteri magici. Claudia spinge Giusy, Antonella sta con Simona che ha una carrozzina elettrica, Roberto con Nadier, Valerio prende Nicoletta e così via. Gli altri ragazzi special si accodano con i volontari della Croce Azzurra e con i loro genitori. Tutti gialli e arancioni. Arriva Andrea con l’operatore di Sky sport per le interviste, prima Giusy, poi me che dimentico tutto quello che dovevo dire ed i marziani. Si parte per la pista. Sento una voce: “…..Daniele hai una pompa?” – “No”. E’ Giusy ha le ruote della carrozzina sgonfie. Nooooooo che disdetta. Ma lei non fa una piega, e mi dice “….vi accompagno fuori lo stadio e vi aspetto quando rientrate…..”. Unica.
Ci accodiamo al serpentone della Halfmarathon, e delle due non competitive. Siamo proprio belli e anche tanti nonostante il tempo non bellissimo. Partiamo in parata, Giusy spinge Clementina e gli altri la seguono, poi usciti dallo stadio lei si ferma e subentro io. Ecco la Manu, finalmente è sorridente e più serena, ci risparmia un pezzo di percorso…..- che cuore grande hai, Manu – grazie. Ci inseriamo all’altezza del 1° km nel serpentone dei podisti, tutti ci salutano, ci incitano, perdono qualche secondo sul loro tempo per venirci accanto. Però un po’ mi fanno invidia….allora mi metto a correre anch’io al loro fianco. I marziani mi seguono nella corsa anzi mi sorpassano…..non hanno rispetto !!!! Alcuni ragazzi special ricevono l’ok dai loro accompagnatori e partono nella corsa. Tutti insieme, abili e disabili, nessuna differenza.
Il centro di Vigevano è una festa, tanta gente a salutarci, i ragazzi ridono come matti, si divertono, ne trovo qualcuno che è partito a proiettile che cammina, capita anche a quelli buoni…..hihihhihih. Corricchiamo, arrivo in Piazza Ducale e mi sento chiamare. E’ la Claudia. Non ha Giusy, ma spinge Franco. Ma a chi l’ha rubato. Rientriamo allo stadio ci raggruppiamo fra carrozzine e Giusy è pronta per spingere Clementina gli ultimi 300 metri. Siamo solo un gruppetto, gli altri sono più indietro con i miei angeli custodi che li seguono distribuiti fra gli altri podisti. E’ una festa. Luca, lo speaker fa partire la base di “We are the champion”, che magia, che emozione. Tutti ad aspettare i ragazzi special. Manu, Andrea, Gianni, Oscar, i fotografi, la TV ed i ragazzi pronti con le medaglie per premiarli. Sono senza parole e naturalmente in questo momento arriva l’intervista…….
Alla spicciolata arrivano tutti i ragazzi con i volontari, ci raduniamo e per tutti tè caldo e una buonissima crostata. Mi chiamano. Sono i marziani. “….Daniele noi partiamo”, ed io “..per dove…..”. “….finiamo la mezza”. E via si rimettono sul percorso e si fanno gli altri 15 km. Verrei anch’io ma Manu mi vuole sul palco per la premiazione dei “miei ragazzi special”. Sono tentato lo stesso di seguire i marziani, ormai mi sento parte di loro….. “oh ma cosa ho detto, sarà tutto vero quello che è successo, non sono capitato su un altro pianeta”. Vengo risvegliato da Luca che mi chiama sul palco con Giusy e gli special podisti. Arriva anche Lele, il mio grande compagno di corse. E’ stremato. Lele è un miracolato da un incidente stradale, gli sono rimasti dei danni fisici ma gli è venuto un cuore più grande, e non si ferma mai; lavora, corre, fa clownterapia, assiste i ragazzi dell’AIAS, va a Lourdes e Medjugorje…..è un mito. Lo chiamo sul palco, deve esserci anche lui. Applausi, urla, saluti tutto per noi…..e poi finalmente risotto……..e non è un sogno, è realtà.
Grazie Manu. Grazie Giusy. Grazie special podisti. Grazie marziani. Grazie genitori, amici, volontari e accompagnatori. Grazie a tutti voi.
Daniele Chiesa
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